sono solo pensieri in ordine sparso

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30 marzo 2013

6.14 ..... io ne ho viste di cose che voi umani.....













scrivere a quest’ora della notte, senza occhiali è come un salto nel vuoto.
i miei occhi non mettono bene a fuoco quello che scrivo, appare tutto molto doppio e sfuocato
ma le mie dita vanno da sole, ormai da tanti anni ho imparato a scrivere con tutte le dieci dita e senza guardare la tastiera. non vi dico gli sfondoni che ne escono a volte.  io ne ho viste di cose che voi umani.....

comunque, senza divagare troppo dalla piega principale, scrivere a quest’ora e senza occhiali è proprio una sfida.  quindi mi perdonerete le sbavature, le virgole messe male e tutti gli errori di battitura che ci potranno essere. 
mi si accavallano i pensieri, vanno troppo veloci per le mie mani e li perdo.
perdo emozioni, perdo momenti, perdo profumi.
non riesco più a fermarli. vorrei ma non posso.
vorrei liberarmi di questa  sensazione di sottofondo. come una spina dentro un dito, a volte te la puoi dimenticare ma lo sai che è li in attesa di poter uscire.   pensieri positivi,  certezze, distogliere il pensiero quando entri in giro su te stessa. 
io ci provo ma evidentemente non basta. vorrei liberarmi di questo sottile tormento che faccio finta non esistere.  
vorrei liberarmene per sempre, mi convinco razionalmente, mi autoconvinco razionalmente, sento questo condizionamento ma non riesco a non sentire quella spina nel dito, almeno ogni tanto. e’ forse una autopunizione? potrebbe. avrei forse bisogno di aiuto.


guardo fuori e il paesaggo è sicuramente atipico: alberi in fiore e cielo costantemente grigio piombo, i metereologi dicono che è una primavera fra le più fredde degli ultimi cento anni. marcisce tutto, come direbbe Lorenzo. siamo nel periodo in cui si usa il verbo marcine per indicare qualsiasi cosa. e me la ricordo quella fase, tutti abbiamo avuto le fasi.  Ma porca miseria, sono giò passati tutti questi anni. 
marcisce tutto davvero. marcisce l’Italia intera in mano agli avvoltoi. mi dispiace, come italiana mi sento tradita, umiliata e sconfitta. 
dalle urna  sono uscite urla inferocite, il m5s,  uomini che partono  per smacchiare e tornato smacchiati, come i suonatori di montagna, sapete quelle che vanno per suonare e tornano suonati, delinquenti legittimati da una parte del popolo italiano, quello stesso popolo che manifesta davanti a un tribunae per difendere il padrone, 
  tutti questi signori da noi elettri, tutti questi meravigliosi deputati non sono stati in grado di formare un governo. io sono d’accordo con lo smacchiato-re di giaguari: non si puo’ andar con b. mai nella vita. ma il m5s al governo?
ma secondo voi lo chiedono perchè tanto sanno che non glielo daranno mai..... non è che magari gli si rivolta la frittata come con i voti alle elezioni? si aspettava il sig. grillo tutta questa poltiglia di italiani votassero per loro, per lui?
ecco, mi dispiace dovermi quasi vergognare di essere italiana. non ci facciamo una gran bella figura come popolo. ma forse un popolo lo siamo solo sulla carta.... purtroppo. 
con questo delizioso pensiero che mi frullava per la testa vi lascio i miei sinceri auguri per una serena  Pasqa e un buon lunedi’ dell’Angelo


… voi non sapete che fatica scrivere senza occhiali....

18 marzo 2013

6.12 autoritratto...







quando ho visto l'autoritratto le prime parole sono state:
io non ti ho mica fatto così bruttino.... anzi!
 classico orgoglio di mamma italiana e lui, per tutta risposta,
mamma, Egon Schiele, mamma, presente Egon Schiele, l'amico e apprendista del tuo caro Klimt? ecco, lui..... lo stile è quello e io lo so che sono più bello.... bello come il sole?
ma come si fa, dico io, come si fa con questa gioventù moderna......
mi fa un po' effetto scoprire che il "mio bambino" tanto bambino non lo è più. adesso che comincia a esprimere quello che sente mi fa anche un po' impressione. Lui, chiuso a tripla mandata come il babbo suo, lui che non parla neanche sotto tortura, lui che devi immaginarti le cose, lui che io parlo con lui e mi rispondo da sola..... lui, insomma, non più un bambino ma un uomo.....

12 marzo 2013

6.11 facciamo qualcosa












come suggerisce la nostra  amica Amanda, facciamo qualcosa,  esprimiamo la nostra opinione al riguardo del nostro caro ex Presidente del Consiglio.......



firmate belle bambine, facciamo qualcosina, non possiamo sempre bivaccare e vivere di rendita: mica siamo gatti noi!

p.s. : Bady Roga, il gattone sopra se ne è andato anno scorso a settembre in cerca di gatte e non è più tornato..... era un gatto da canestro!

11 marzo 2013

6.10 uveite e legittimo impedimento















certo che quel pover'uomo ha proprio sfortuna: uveite, questa fastidiosissima infiammazione dell'occhio che lo tormenta da giorni, e lui, lui pover'uomo sopporta tutto quel dolore (dice che più o meno è come una congiuntivite)  in ospedale in una suite di 200 mtr quadrati con  idromassaggio.
povera anima.
noi  invece, cittadini  cattivi e in mala fede  insieme alla Bocassini, la Ilda nazionale, gli mandiamo la visita fiscale.
tremendi, siamo un popolo di tremendi, poverello, adesso è anche iperteso!

saranno state le ripetute tirate di pelle che hanno influito sull'occhio?  sarà la plastica innestata di continuo su tutto la faccia? sarà il botulino?
........sarà mica malocchio?
"occhio malocchio, corno bicorno, aglio, fravaglio, fattura che non quaglio"
come avrebbe detto il principe Antonio De Curtis, in arte Totò.

e lui, povera anima candida  dice ai suoi di non manifestare sotto al tribunale.
martire della Bocassini, quella donna immonda e terribile (sempre sia lodata),  si fa martirizzare così... lui ha sacrificato tutto per noi, è sceso in politica per noi. 

potesse aver ruzzolato tutte le scale mentre se ne scendeva in politica, non era meglio per tutti?

mia nonna diceva che l'erba cattiva non muore mai..... saggezza popolare.


p.s. :


9 marzo 2013

6.9 cresciute per essere donne















ancora quella sensazione di sfuggevolezza. tutto scorre e passa troppo veloce. 
mi siedo. guardo lo schermo e vi trovo tutte,  trovo un mondo di colori e di idee. trovo un mondo di piaceri sottili della mente. 
ma il senso del dovere, quello che ti inculcano  fin da infante, quello che prima di tè ci sono i doveri, prima di tè ci sono tutti gli altri,  mi lascia uno strascico di senso di colpa. ci hanno cresciuto, le nostre mamme e le nostre nonne, per essere massaie, ci hanno cresciuto per accudire la casa, la famiglia, ci hanno cresciuto per essere la colonna portante e silenziosa di questa società maschile.

mi siedo e scrivo. non senza senso di colpa ma mi siedo e scrivo. 

e guardo fuori dal lucernario, le nuvole stanno passando leggere lasciando il cielo azzurro dietro, finalmente un raggio di sole. e il senso del dovere, il mio cervello di donna"educata" ad essere donna, di donna che deve fare mi borbotta di sottofondo "guarda che c'è il sole e se fai la lavatrice le lenzuola si asciugano in un battibaleno", ma lo ignoro e guardo fuori, apro uno spiraglio della finestra sul tetto ed entra un rivolo d'aria pulita.  sono arrivate le rondini, hanno preso possesso del vecchio nido in grondaia, non so se sono le stesse o forse i figli delle stesse, so solo che sono tornate e loro tornano a primavera, sfrecciano con le loro codine a punta nel cielo e disegnano meravigliosi contorni, volano fra le nuvole e si tuffano sulle gocce di rugiada. 

e io mi siedo e scrivo, con la premura di fare veloce perchè devo assolvere il mio compito di donna, di madre, di governante, di tuttofare. 

ma mi siedo e scrivo, e questa è una piccola concessione per me.

ascolto la musica, sento gli uccelli sul tetto, sento l'aria fresca che entra e che pulisce. 
mi siedo e scrivo, scrivo di me e del mio senso di inadeguatezza, scrivo di me e del mio pensare di essere sbagliata, sostituibile, piccola e inestistente, ma mentre scrivo penso anche di essere unica, irripetibile, forse sbagliata ma non c'è un altro sbaglio uguale a me.
ecco, adesso posso andare a fare il mio dovere, quello per cui sono stata allevata, fado a disfare il letto, pulisco, lavo, metto a posto, ma mi sono presa dieci minuti tutti per me. scusate se è poco, ma da qualche parte bisogna cominciare. peccato che le nuvole grigie siano riapparse dal lucernario, non c'è più traccia di quel bel celeste.















7 marzo 2013

6.8 vorrei essere un pavone




qualcosa che ascolta il piccolo principe





conversazione madre-figlio, al mattino presto, io con gli occhiali sul naso e una furia maledetta:


- Lore, tesoro, però per fare la foto al quadro l'evidenziatore lo potevi togliere ecchecaspita!

- mamma, l'evidenziatore l'ho disegnato io... difficile toglierlo!



questo è  l'opera di mio figlio con cui il professore di pittura ha consegnato l'unico 10 di tutto l'anno scolastico - "tecnica ineccepibile" .... permettetemi di fare il pavone ed essere orgogliosa!